Uova ripiene al tonno e prezzemolo…

Ecco finalmente una ricetta molto semplice, un tipico antipasto Piemontese, un piatto col quale siamo cresciuti in famiglia io e mio fratello. Le uova ripiene sono state per lungo periodo il piatto della Domenica come il piatto di veloce preparazione, preparato la sera per il giorno dopo. Mamma le ha preparate tantissime volte e sono rimaste, insieme alla peperonata, mood della mia adolescenza. Inoltre è una ricetta dalle mille possibili varianti, basta un pizzico di fantasia.

Ingredienti per 4 persone:

  • 6 uova intere
  • gr 80 di tonno al naturale oppure sott’olio 
  • un pizzico di sale
  • poco pepe
  • olio Extravergine di oliva q.b.
  • prezzemolo tritato al bisogno

Mettere a bollire le uova, dovranno essere sode, quindi contare almeno 8 minuti da quando l’acqua comincia a bollire. Raffreddare le uova sotto acqua fredda, eliminare il guscio e tagliarle in due metà seguendo il lato della lunghezza. Separare quindi tuorli dagli albumi, disporre questi ultimi su di un piatto di portata, mentre mettere i tuorli in un recipiente adatto alla loro lavorazione.

Schiacciare con una forchetta i tuorli in modo da eliminare più grumi possibili, aggiungere olio a filo, prezzemolo tritato e il tonno sminuzzato il più possibile. Mescolare il più accuratamente possibile al fine di ottenere un preparato non liquido ma neanche troppo secco, aggiungere sale e pepe.

Prima di riempire gli albumi tagliati a metà, assicurarsi che i sapori siano ben calibrati (sale ok, pepe ok ecc.), quindi riempire gli albumi con l’aiuto di uno o due cucchiaini, mettere in frigo per circa 30 minuti e…

BUON APPETITO!

 

 

 

 

 

Bagna Cauda Day 2018…

 

Prendersi cura del corpo e dell’anima con cultura, bagna cauda, buon vino e ottima compagnia è stato il toccasana di questo fine settimana di fine Novembre (24 e 25). La manifestazione enogastronomica vanta un numero di “bagnacaudisti” che si aggira intorno alle 15000 unità per 150 ristoranti aderenti.
I partecipanti potranno apprezzare ogni edizione a prezzi (modici) concordati e chiari che comprendono tutte le portate, vini esclusi. Non è previsto ad esempio il “coperto” nonostante il servizio ai tavoli. Grazie in primis a Dario che ha organizzato l’uscita, a mia moglie Beatrice, a Marta ed Alessandra che hanno completato l’esperienza rendendola molto piacevole.
Tirando le somme il “Bagna Cauda Day” direi che è stato un successo.
Organizzato alla perfezione da Dario, partenza al volo dopo il lavoro ed arrivo entro le ore 20 presso Albergo Etico a due passi dal centro di Asti, immersi nel Monferrato. Accoglienza di base e registrazione veloce ci consentono di lasciare i pochi bagagli in camera e di raggiungere le “Antiche Cantine di Palazzo Ramelli” dove lo staff del “Mercato Sessantasei” ha gestito in maniera impeccabile il catering della cena. Ovviamente è d’obbligo ricordare che questa struttura viene aperta al pubblico esclusivamente in rare occasioni (come questa). È bene approfittare di tali possibilità di visita. Il nostro “Bagna Cauda Day” è cominciato all’insegna della convivialità, in una suggestiva location che ha ospitato circa cinquanta persone a sedere. Il tutto accompagnato dall’aroma ed il calore di un ottimo Barbera riserva annata 2014.
Tutti i vini sono stati gentilmente forniti da Bersano vini di Nizza Monferrato. Ricordo che la cena consiste in Bagna Cauda a volontà (con e senza aglio), verdura cruda e cotta adeguatamente affettata, acqua, vino, pane. Chiusura, come vuole la tradizione, con Bagna Cauda e uovo, bunet.
Unica pecca della giornata è stata la leggera pioggia che ci ha fatto compagnia fin dal primo pomeriggio. Gadget offerti per l’occasione: l’originale bavaglio “Bagna Cauda Day” e i “kit anti aglio” composti da Mole cola, dentifricio delle 7 erbe, caramelle alla menta, digestivo e grappa (per chi non ama la grappa versione senza grappa). Per finire, portachiavi, pelouches e para spifferi. Tutto rigorosamente a forma di acciuga. Serata conclusa in un bar del centro di Asti, chi per bere una tisana, chi nel mio caso, un calice di Brachetto e chi, Dario, il “Barolo chinato”. Priorità di assaggio alla prossima occasione.

Ritorno in albergo per trascorrere una notte in tranquillità. Colazione la mattina di Sabato 25 servita dai ragazzi del “progetto download” fino alle 10,30 e spostamento in centro per visitare “Colore e Magia” di Chagall presso Palazzo Mazzetti. Tanta magia nelle tracce degli acquaforte ma poco colore. Per chi apprezza lo stile sono presenti vari pezzi piacevolmente interessanti ma forse un poco alto il costo del biglietto di ingresso.
Aperitivo in comodità e pranzo presso l’osteria “Taca Banda”, ristorazione tipica Piemontese ed a stretto contatto con l’associazione Albergo Etico ed i suoi ragazzi.
Carta dei vini ben fornita e menù completo con variazioni stagionali che strizza l’occhio alle portate a base di carne Piemontese. Non ci resta quindi che attendere la prossima edizione del “Bagna Cauda Day” che promette ancor più partecipazione!!!

2018, VACANZE MAGRE? ANCHE NO!

Questo è stato un anno particolare e lavorativamente pesante per me e mia moglie, avremmo entrambi desiderato almeno due settimane fuori porta ma per vari motivi non abbiamo potuto fare ciò che avevamo in mente (complice il meteo).
Si è scoperta una zona montana a noi fino ad ora sconosciuta, in due giorni soli però ci siamo riproposti di tornare a scoprire parte di tutto un ambiente montano estremamente diverso da quello che fino ad ora conoscevamo. Mi riferisco alle Alpi cuneesi, con più precisione alla Val Maira. Fondo valle interminabile, lunghissimo, neve e ghiacciai praticamente inesistenti. Bellissimi e caratteristici paesini Occitani piacevoli da visitare, Dronero, Acceglio, San Damiano Macra, Macra e tante altre comunità che hanno vissuto la Seconda Guerra Mondiale in prima linea. Tanti reperti della guerra si possono infatti incrociare lungo gli svariati percorsi dei tantissimi sentieri da intraprendere partendo da queste zone…

Attrazione interessante, simpatica da vedere è il parco dei “Ciciu” situato a Villar San Costanzo, con possibilità di due diversi percorsi di visita (diversificati dalla lunghezza dei percorsi stessi).


E che dire dell’ospitalità  delle persone incontrate? (Anche in Valle d’Aosta ovviamente, ma non mi perdo tra le righe facendo nomi e cognomi). Cordialità , ospitalità  e gentilezza sono fattori che bisogna saper apprezzare quando si viaggia a mio avviso ed in questi casi non si può che tornare a casa con la consapevolezza che di brava gente ancora ce n’è in giro. In Val Maira abbiamo potuto apprezzare anche l’ottima cucina tipica Piemontese presso “Locanda Occitana Ca’ Bianca”, ristorante con camere situato in Strada Luisa Paulin, 53 a Roccabruna (CN) TOTALMENTE a gestione familiare.

Cucina tipica, semplice e molto ben curata. Menù a prezzo fisso a pranzo, menù alla carta credo sempre a disposizione, ottima carta di vini Piemontesi, pasta e dolci fatti in casa in modo esemplare.

Per i camminatori, su richiesta non si negano informazioni su cosa di bello si può visitare durante il soggiorno in zona. 

Quindi, in questo 2018 vacanze corte ma decisamente ricche di soddisfazioni e di bellissimi luoghi da tornare a scoprire!!!

BUONA LETTURA!

 

 

 

 

 

 

Straccetti di galletto al curry con riso basmati

Ingredienti per 4 persone:

  • g 600 petto di galletto
  • g 80 curry
  • vino bianco q.b.
  • 4 tazzine da caffè di riso Basmati italiano
  • sale
  • pepe
  • rosmarino

Mettere sul fuoco l’acqua per il riso e salarla quando giunge a bollore. A parte passare in piastra gli straccetti di galletto, sfumare con vino bianco e far sciogliere il curry in una tazzina da caffè di acqua tiepida.

Quando il vino è consumato aggiungere 2 bicchieri di acqua, il curry, mescolare a dovere, aggiungere 2 rametti di rosmarino e buttare a cottura il riso nella sua acqua bollente mescolando di tanto in tanto.

Mescolare gli straccetti di tanto in tanto e colare il riso quando giunto a cottura, colarlo e riporlo da caldo in un recipiente che gli dia una qualsiasi forma desiderata pressando un pochino.

Aggiustare di sale e pepe gli straccetti, eliminare i rametti di rosmarino, impiattare a piacimento utilizzando la crema di cottura degli straccetti al curry per il riso e… 

BUON APPETITO!

 

La Stroncatura, dalla Calabria i sapori di una volta

Ho ricevuto in regalo una piccola quantità di questo prodotto una volta casereccio ma mai andato perso. In passato veniva venduto solo in provincia di Reggio Calabria, nella Piana di Gioia Tauro ed ora è reperibile in tutta la regione Calabria. Si tratta della “stroncatura”, tipo di pasta a me sconosciuto fino a poco tempo addietro, prodotto anticamente povero utilizzando la rimanenza di farine diverse e crusca raccolte da terra dopo le operazioni di molitura del grano.

Si presenta come una pasta di frumento integrale molto scura, spessa, ruvida e solitamente viene preparata con pochi ingredienti di tradizione contadina: olio, aglio, alici, peperoncino e mollica di pane (o pan grattato).

In aggiunta si possono utilizzare pomodori secchi e capperi.

Ingredienti per 4 persone:

  • olio EVO q.b.
  • 10/12 alici sott’olio
  • 6 spicchi di aglio
  • g 350 “stroncatura” Calabrese
  • 7 cucchiai di pan grattato
  • g 60 di olive taggiasche denocciolate
  • 1 o 2 peperoncini

Mettere l’acqua per la pasta sul fuoco e quando giunge a temperatura, salarla ed immergere la stroncatura che sarà cotta in 10/12 minuti.

A parte tostare in padella e senza condimento il pan grattato per 5 minuti abbondanti, quindi spostare in un recipiente diverso e lontano dal fuoco. Nella stessa padella fare leggermente soffriggere l’aglio in abbondante olio EVO. Togliere dal fuoco per un attimo e far sciogliere le alici nell’olio senza schiacciarle, rimettere sul fuoco, aggiungere le olive taggiasche e successivamente il pan grattato. La salsa giungerà ad una densità accettabile senza troppi problemi.

Non aggiungere assolutamente sale ma un peperoncino o due (a piacimento), quindi colare la pasta direttamente nella salsa, amalgamare, impiattare e…

BUON APPETITO!

 

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